venerdì 25 marzo 2016

Solo due righe su Johan Cruyff (una piccola storia)


Di ieri la notizia della morte di Johan Cruyff, forse il più grande calciatore di tutti i tempi, il primo a vincere tre Palloni D'oro, sicuramente il più completo, e sicuramente l'unico che è riuscito a replicare da allenatore i successi del giocatore. Personalmente sono troppo giovane per ricordarlo da giocatore, i primi Mondiali che ricordo sono quelli del 1978 in Argentina, ai quali rifiutò di parteciparvi.

Delle mille storie che accompagnano Cruyff, ce n'è una che mi ha sempre fatto sorridere, che stranamente nessun giornale italiano (ancora) riporta. Johan Cruyff è stato un innovatore anche nel professionismo del calcio, tanto che aveva un suo contratto di sponsorizzazione personale con la Puma, azienda fondata da Rudolf Dassler, fratello-coltello di Adolf "Adi" Dassler, fondatore della Adidas. Ebbene, Adidas al tempo era anche sponsor e fornitore della Nazionale Olandese, di cui Cruyff era l'elemento migliore, nonché capitano. Ai Mondiali tedeschi del 1974, Cruyff - per onorare il contratto - si rifiutò di indossare i capi dello sponsor "nemico" - l'idea di giocare in mutande sembra fosse stata scartata quasi subito.

Dopo qualche momento di imbarazzo si trovò la soluzione: strappare una delle tre bande - simbolo da sempre di tutti i capi Adidas - da maglietta e calzoncini, facendo diventare la divisa numero 14 di Cruyff qualcosa di diverso, eppur uguale a quelle dei suoi compagni.
"In 1974 Cruyff introduced his personalised twin taped Dutch national team shirt. A unique individual marketing tool that certainly served the group."
La cosa piacque così tanto a Cruyff che fece della sua maglietta un suo personale marchio, nonostante le minacce degli avvocati di Adidas. Un giocatore unico, fin nei dettagli.

martedì 22 marzo 2016

BQ Aquaris M10 Ubuntu Edition in prevendita


Dopo che al MWC 2016 di Barcellona, Canonical aveva annunciato il primo dispositivo convergente, finalmente ci siamo! Una fonte sicura in Canonical mi conferma che il tablet BQ Aquaris M10 Ubuntu Edition sarà in pre-vendita da lunedì 28 marzo.

M10 raddoppia


Giusto un mese fa avevo scritto un post sulle numerose novità Ubuntu, presentate a Barcellona e finalmente è arrivato il momento dell'inizio della commercializzazione di Aquaris M10 Ubuntu Edition, un tablet sottile leggero, già venduto in versione Android con un ottimo rapporto prezzo - prestazioni.
Ma la vera novità di oggi è la notizia che Aquaris M10 Ubuntu Edition sarà disponibile in due versioni: HD (1280x800px) e FHD (1920x1200px). Una scelta che conferma la grande fiducia di BQ e Canonical in questo tablet rivoluzionario, che farà sicuramente gola a parecchi fan di Ubuntu (compreso il sottoscritto).

Caratteristiche tecniche 


Display a parte, le caratteristiche tecniche sono molto simili tra i due dispositivi (tra parentesi le differenze della FHD):

  • Schermo da 10'' HD 1280x800 pixel (FHD 1920x1200 pixel)
  • Processore MediaTek Quad Core MT8163B fino a 1,3 GHz (MediaTek Quad Core MT8163A fino a 1,5 GHz)
  • Scheda Grafica MediaTek Mali-T720 MP2 fino a 520 MHz (MediaTek Mali-T720 MP2 fino a 600 MHz)
  • Memoria RAM 2 GB
  • Memoria eMMC 16 GB
  • Slot di espansione per micro-SD fino a 64 GB
  • Fotocamera 5 MP (8 MP)
  • Batteria da 7280 mAh


Prezzo ancora da definire


Canonical ancora non si è pronunciata sul prezzo, e dovremo attendere lunedì 28 per saperlo, anche se probabilmente sarà simile ai modelli equipaggiati con Android, quindi sui 250 - 280 €.

Voi quale mi consigliate?

martedì 8 marzo 2016

Microsoft eìts Linux


Ricordo che quando Sandy, la nostra teacher di inglese, cercò di insegnarci che in inglese la "h" iniziale si fa sentire, fece l'esempio:
"I hhhhhhhate Micheal" (odio Micheal) si prononcia in maniera diversa da "I ate Micheal" (mangiai Michel), e anche il significato cambia!"
Nel caso del titolo di questo post, il verbo si può prestare a entrambi i significati (Sandy non disperarti!).

Microsoft hates Linux (Mircosoft odia Linux)


Dopo una lunga tradizione di sano odio (reciproco), Microsoft ha assunto un attegiamento ambiguo nei confronti di Linux. I cuoricini pucciosi* che si vedono in giro sono solo propaganda marchettara. Microsoft lavora costantemente per sabotare Linux in tutti i modi possibili, più o meno subdoli, facendo il lavoro che gli riesce meglio: spargere FUD.

Vedete, il problema è che le persone troppo spesso hanno una memoria corta, o forse selettiva, e dimenticano il passato troppo in fretta. Giusto per fare un paio di esempi degli ultimi tempi: le tribolate vicende di Cyanogen Inc. e la recente acquisizione dell'azienda Xamarin del papà di GNOME e Mono (che segue all'accordo di collaborazione di 2 anni fa) da parte di Microsoft. Ma i più anziani ricordano sicuramente quando Microsoft accusò Linux di violare 200 e passa brevetti.

Microsoft ates Linux (Microsoft mangiò Linux, qualche boccone)

Allo stesso tempo, Microsoft si è seduta al banchetto di Linux, cercando di accapparrarsi qualche boccone. Per carità, Microsoft è uno dei più importanti contributori del kernel, ma ovviamente solo per quanto riguarda la compatibilità e l'interoperabilità dei suoi sistemi. L'annuncio che il suo database sarà disponibile anche per Linux è solo l'ultimo tassello in questa strategia. Parlando di database della concorrenza: Oracle Database è già disponibile per Linux. IBM DB2 anche. Da anni. Le vogliamo buttare quelle quote di mercato (sempre più grandi)?

Microsoft non ha scelto Linux, è stato il Mercato a scegliere Linux, molto prima che Microsoft se ne accorgesse.



* il fatto che il cuoricino puccioso ruotato di 180 gradi somigli a un'altra cosa è un fatto casuale? Io non credo. ;-)

lunedì 7 marzo 2016

Un Coderdojo per la settimana del RosaDigitale


Parte oggi in tutta Italia - in corrispondenza della Festa della Donna - la settimana del "RosaDigitale", un serie di eventi, chiamati petali rosa, dedicati a bambine, donne e anziane. RosaDigitale è un " movimento italiano contro il divario di genere in ambito tecnologico e informatico." Sono infatti poche le (pur brave) donne nell'ambito tecnologico, ed è tempo di cambiare in meglio.

In tutta Italia sono decine gli eventi che si succederanno in questi giorni, e uno lo abbiamo organizzato anche noi di AVi LUG. Sabato 12 Marzo organizziamo un "Coderdojo Rosa" a Schio (VI), un evento per ragazze in gamba dai 7 ai 12 anni, in cui una nostra mentor coinvolgerà le presenti in una nuova avventura con il gattino Scratch.

Piccolo incentivo: a tutte le ragazze che porteranno una loro amica riceverà in regalo un simpatico gadget!

I posti si stanno esaurendo abbastanza velocemente - e ne siamo contenti! Papà e mamme che vogliono prenotare un posto per le loro pargole, devono fare presto!


venerdì 4 marzo 2016

La "Convergenza Ubuntu", spiegata facile

Sabato scorso ho partecipato a "Open Design Conference 2016", un bellissimo evento organizzato dagli amici del PN LUG, il Linux User Group di Pordenone.

L'evento è stata un'occasione molto bella per vedere sotto lo stesso tetto del Polo Tecnologico "Galvani" le migliori realtà della "free culture". Erano presenti numerosi fablab e le comunità italiane di LibreOffice, OpenSUSE e ubuntu-it (il sottoscritto).


Io ero lì per presidiare il "banchetto" di ubuntu-it (appunto) e presentare un breve talk sulla "Convergenza Ubuntu". Lo ripropongo qui, nella speranza di fare un po' di chiarezza su cos'è la convergenza. Su questo tema avevo anche tradotto un post di Sturmflut, che ne mostrava la realizzazione pratica, utilizzando un Nexus4 con Ubuntu.

Definizione di "Convergenza"


La convergenza è la realizzazione di un dispositivo e del relativo sistema che possano essere usati in mobilità, su una scrivania o su un TV. 
La convergenza è già adesso disponibile, grazie appunto allo smartphone Nexus4, ma soprattutto grazie al tablet BQ Aquaris M10 Ubuntu Edition (in vendita tra un paio di mesi). Il tablet è comunque solo di un passo intermedio verso un dispositivo con le fattezze di uno smartphone, che sarà presentato da Canonical e BQ nei prossimi mesi.

Le mie slide


L'attuale panorama del mercato PC e mobile si presenta quanto mai frammentato.
Apple (slide 11-15), ha sistemi diversi sul mobile e sul desktop come iOS e OSX, che si presentano in maniera diversa.
Microsoft ha Windows 8.1 (abbandonato e odiato dagli utilizzatori su PC) e Windows 10 (il cui rilascio è stato più volte rimandato)
Infine soprattutto Google ha sistemi incompatibili come ChromeOS e Android - quest'ultimo ancora più diviso a causa delle personalizzazioni imposte dai produttori OEM e dall'assenza di un aggiornamento regolare del sistema sui dispositivi.

A questa frammentazione si contrappone la convergenza Ubuntu (slide 16-18): un unico sistema in grado di adattarsi alle situazioni: che riesce a girare in mobilità, sullo schermo HDMI di una scrivania e su una TV da salotto. Ma anche - presto - un unico dispositivo in grado di svuotare gli zaini delle persone da pesanti laptop, far sparire dalle scrivanie ingombranti PC desktop e rendere inutili i media center dei salotti. Tutto questo senza rinunciare a niente: tutte le app disponibili sul desktop funzioneranno anche in mobilità e viceversa.

La convergenza è cosa diversa da una UI (user interface) per telefoni (slide 21) che gira anche sul desktop, perché è (slide 22-24) un unico dispositivo che usa un unico sistema con molte "facce", senza dimensioni del display a disposizione (slide 25). Grazie all'utilizzo di "grid unit" (slide 26-28) un'unità di misura indipendente dalle dimensioni dello schermo, di font scalabili e di tecnologia come i adaptive layout e conditional layout, che permettono all'app di capire che modalità sta utilizzando.

Tutto questo sviluppato totalmente open source: chiunque può partecipare allo sviluppo di Ubuntu ma anche sviluppare app e scope (slide 29), grazie alle numerose risorse messe a disposizione da Canonical e al supporto di Canonical e dalla comunità Ubuntu.

Dal vivo


Alle slide, che ho presentato utilizzando il Nexus4 collegato al proiettore, ho fatto seguire una breve sessione "live" in cui ho fatto vedere come il Nexus4 possa esssere utilizzato come un normale computer da scrivania, con tanto di terminale, browser web e app varie.



Ubuntu Phone and convergence - ODC2016 Pordenone from Dario Cavedon

L'incredulità tra il pubblico era palpabile, tanto che parecchie persone dopo mi hanno chiesto informazioni dopo il talk. Lasciatemi un commento se avete domande, sarò ben felice di rispondere!

PS: le slide sono state largamente ispirate dal talk di Micheal Hall al "UbuCon Summit 2016" 
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...