domenica 25 agosto 2013

Ciao Steve, ti ricorderemo così (ma anche no)


È di un paio di giorni fa la notizia che Steve Ballmer, CEO di Microsoft, lascerà il suo incarico, per imbarcarsi in un nuovo ambizioso progetto: il suo pensionamento.

Erede designato - direttamente da Bill Gates - dell'Impero del Male, Ballmer è passato alla storia per aver diretto l'azienda di Redmond nel suo momento più difficile, da cui non si è ancora ripresa, superata dalla concorrenza a destra (Apple), sinistra (Google), centro (Yahoo!), e snobbata anche dagli outsider (Ubuntu).

Noi lo ringraziamo per aver spiegato la licenza GPL in poche parole, come può fare solo una persona accecata dall'odio. 
"Linux is not in the public domain. Linux is a cancer that attaches itself in an intellectual property sense to everything it touches."
"Microsoft CEO takes launch break with the Sun-Times" (1 June 2001) Chicago Sun Times (fonte: wikipedia)
Alla notizia del pensionamento, le azioni di Microsoft sul Nasdaq hanno guadagnato il 7,29%. Per una (ultima) volta, una sua (?) scelta strategica ha fatto guadagnare gli azionisti della sua azienda.

sabato 24 agosto 2013

Ubuntu Edge è morto! Viva Ubuntu Edge! (quasi cit.)

La pagina su Indiegogo di Ubuntu Edge

Quarto e ultimo appuntamento sulla mia serie di post dedicati alla campagna di crowdfunding su Ubuntu Edge, il progetto di dispositivo innovativo progettato da Canonical.
(post precedenti: primo, secondo e terzo!)

12.813.501 dollari non bastano

La campagna su Indiegogo per finanziare il progetto è giunta al termine, e - come era ormai ampiamente previsto - ha fallito l'obiettivo di 32 milioni di dollari. La realizzazione del "super telefonino" sarebbe partita solo se l'obiettivo principale fosse stato raggiunto: fallito l'obiettivo, tutti i soldi saranno restituiti (entro 5 giorni) ai  finanziatori.

Bisogna essere sereni nell'ammettere che l'obiettivo principale del progetto è miseramente fallito. Quanto raccolto rappresenta appena il 40% della somma necessaria per finanziare il progetto, ed è davvero poca cosa. Le basi per portare avanti questa idea in questo momento proprio non ci sono, e nessuna giustificazione cambia questo stato di cose. Amen.

Le cause del fallimento

I motivi che hanno fatto fallire il progetto sono molteplici, ne elenco alcune, nel mio personale ordine (decrescente) di importanza. Lascio ad altri, più bravi nello scovare la malizia, letture diverse di questa campagna.

1. Ubuntu Edge è fuori dal target degli utenti Ubuntu

Ammettiamo per un attimo che nel Mondo ci siano 20 milioni di persone che usano Ubuntu Desktop (stima molto ottimistica di Mark Shuttleworth). Di questi, circa 20.000 hanno finanziato Ubuntu Edge, che vuol dire che solo lo 0,1% (1 su 1.000) del pubblico di Ubuntu ha creduto nel progetto e ha avuto i mezzi economici per finanziarlo.

Ventimila acquirenti per un dispositivo del genere sono davvero pochissimi, specie se si pensa ai numeri della concorrenza, e all'eco che ha provocato la campagna sulla stampa in tutto il mondo. Per fare un paragone, lo stesso numero di pezzi li ha venduti il misconosciuto Fairphone (telefonino costruito secondo precisi principi etici).

La fascia alta dei consumatori - quelli che si permettono di spendere tra 600 e 830 dollari (460 - 640 euro al cambio attuale) - sono rimasti indifferenti al progetto. Poche di queste persone infatti si fa incantare dalle caratteristiche tecniche e dalle potenzialità di un dispositivo, quanto invece dall'aura di falsa esclusività che un oggetto sa suscitare in chi lo compra.

2. Troppi cambiamenti nei prezzi

La campagna è iniziata con un'offerta iniziale di 5.000 pezzi al prezzo di lancio di 600 dollari (bruciati in poche ore), e l'offerta a prezzo pieno di 830 dollari.

Visto il successo iniziale, sono state lanciate altre 9 opzioni, a prezzo e quantità disponibile crescente, dai 625 dollari in su. Gli slot a prezzo più basso sono stati "bruciati" in poche ore, gli altri molto più lentamente. Alla fine era rimasta l'opzione di 780 dollari, che se la filavano in pochi.

Infine, l'offerta finale a 695 dollari, in quantità illimitata, lanciata a metà campagna, accolta anche questa "tiepidamente", forse perché ormai il pubblico era sfiduciato. (Da precisare comunque che quest'ultima offerta è stata possibile solo grazie a una rinegoziazione dei costi con i produttori di hardware, e quindi sarebbe stata impossibile da proporre a inizio campagna).

Sicuramente queste continue rimodulazioni delle offerte hanno generato una discreta confusione in chi seguiva la campagna, anche se sinceramente non saprei proporre un'alternativa. Infatti: aver proposto inizialmente il prezzo di 695 dollari per tutti, oltre che neanche possibile (vedi sopra) significava alzare notevolmente il numero dei prezzi da vendere, almeno 46.000 Ubuntu Edge invece che meno di 40.000.

3. Mancanza di big

A parte l'outsider Bloomberg LP, nessun nome noto si è speso nel progetto. Marchi famosi avrebbero dato lustro e risalto alla campagna, aumentando la fiducia nel progetto e spingendo i dubbiosi a opzionare un Ubuntu Edge.

Non è noto chi - nel caso la campagna avesse avuto successo - avrebbe prodotto l'hardware di Ubuntu Edge. Questo, nonostante Mark Shuttleworth abbia dichiarato da tempo che Ubuntu Touch (la versione per smartphone e tablet di Ubuntu) sarà su diversi dispositivi al momento del lancio - quindi qualcuno ci sta già lavorando.

In più, nessuna delle numerose e potenti telco che hanno aderito al CAG, si è fatta avanti sottoscrivendo una delle offerte bundle (100 Edge per 80.000 dollari) o appoggiando esplicitamente il progetto con servizi aggiuntivi.

In entrambi i casi, come spesso succede, le grosse aziende preferiscono saltare sul carro del vincitore dopo che l'iniziativa ha avuto successo, piuttosto che rischiare una figuraccia internazionale su un progetto dall'esito incerto.

Da tenere presente anche il fatto che probabilmente (sicuramente) produttori hardware e telco sono soggetti a accordi riservati di esclusività con chi fa il software, che tagliano fuori i possibili concorrenti, come appunto Ubuntu.

4. Le tabelle comparative

Ubuntu Edge è (era) un dispositivo rivoluzionario, capace di far convergere in sè un PC + uno smartphone. Doveva essere il primo rappresentante di una nuova generazione smartPhonePC che consentivano di tenere in tasca tutta la potenza di un desktop e tutta la comodità e leggerezza di uno smartphone.


Questo messaggio era ripetuto ossessivamente nei video di presentazione (qui sopra quello di Mark). Ma allora perché inserire sul sito della campagna una tabella comparativa con gli smarthphone?!

Si doveva evidenziare meglio cosa manca agli smartphone, per esempio il collegamento a una dock station per usarlo come PC (possibile e presente solo su Edge). Si potevano evidenziare le prestazioni di Ubuntu Edge confrontate a un PC desktop. Come detto sopra, chi si fa affascinare da un marchio ne sarebbe stato indifferente, ma forse si sarebbero attirati i "pionieri della convergenza", i cosidetti early adopters, poca gente ma sicuramente più di quanti hanno sottoscritto la campagna.

5. La tempistica sbagliata

La campagna è stata lanciata in piena estate. Questa mossa era forse dettata dal voler evitare di sovrapporsi ad altri eventi (presentazione di telefonini), e considerando i futuri tempi industriali di produzione di Ubuntu Edge.

In estate però c'è un fisiologico calo di interesse e di traffico sul Web, mezzo principale di propaganda di Ubuntu Edge. Credo che una parte dei potenziali acquirenti sia stata almeno "distratta" dalle ferie estive.

Passiamo alle buone notizie

Se può consolare, gli obiettivi secondari sono stati raggiunti tutti.

Prima buona notizia (lapalissiana): per più di un mese Ubuntu Edge ha avuto molti articoli sui giornali specializzati e anche (specie in Gran Bretagna) sulla stampa generica. Tutta pubblicità gratuita, ottenuta al solo prezzo di qualche prototipo non funzionante. Una campagna pubblicitaria sarebbe costata molto di più, e forse avrebbe raggiunto meno audience.

Come detto sopra, lascio ad altri l'approfondimento dietrologico della campagna in ottiche diverse, insieme allo studio dei cerchi nel grano e scie chimiche.

Seconda buona notizia: Ubuntu Edge ha battuto tutti i record di campagne crowdfunding precedenti. Notizia buona e cattiva insieme: la storia lo ricorderà anche come il progetto che ha raccolto più soldi senza raggiungere l'obiettivo. Per il sottoscritto essere il protagonista della più grande campagna di crowdfunding fallita resta un fallimento.

Terza notizia positiva è che ci sono 20.000 e più persone nel mondo che vogliono un Ubuntu Edge o almeno un sistema Ubuntu sul telefonino. Pochine se raffrontate ai numeri di Android e Apple, ma è già un inizio. Poi, secondo Mark Shuttleworth, Ubuntu può puntare al 25% del mercato smartphone, ma qui siamo nel campo delle stime spannometriche.

La seconda e la terza notizia indicano che Ubuntu sa smuovere un discreto interesse sulla stampa, cosa unica nell'ambito del Software Libero. Non riesco a ricordare analoghe iniziative, con analogo interesse, da parte di altre aziende attive nel Software Libero. Questa è la quarta buona notizia.

La quinta e ultima buona notizia, come ha dichiarato Jane Silber, CEO di Canonical Ubuntu Phone si farà, i primi modelli usciranno all'inizio del 2014, cosa tutt'altro che scontata, visto che finora l'unico dispositivo visto è stato il Nexus modificato.

Auguro la migliore fortuna al progetto, a Canonical e alla già numerosa Comunità che sta lavorando su Ubuntu Touch. Tutta questa esperienza è stata utile. La prossima sarà anche di successo.

venerdì 16 agosto 2013

Da dove sono i finanziatori di Ubuntu Edge


La campagna di crowdfunding per Ubuntu Edge si avvia al termine, ormai mancano solo 6 giorni. La raccolta ha finora superato i 10,5 milioni di dollari, battendo tutti i record esistenti, ma di questo ne avevo già scritto (e ne scriverò nel prossimo aggiornamento settimanale).

Nel frattempo, Victor Palau, Vice Presidente di "Phone and Hyperscale Delivery" (non saprei come tradurlo!) di Canonical, ha pubblicato tra i commenti della campagna una statistica della suddivisione per Nazione dei finanziatori di Ubuntu Edge.

Stati Uniti davanti a tutti, ma l'Europa...

Secondo la classifica pubblicata da Victor, e ripresa poi dall'aggiornamento odierno di Canonical, gli USA sono di gran lunga il più grande finanziatore del super telefonino, con quasi un terzo (32,75%, circa 3,4 milioni di dollari) di quanto finora raccolto. A seguire tutti gli altri, con percentuali nettamente inferiori, che non arrivano al 10%.

I maggiori finanziatori di Ubuntu Edge 
(fonte: Victor Palau, elaborazione by Dario Cavedon)

La rappresentazione grafica di queste statistiche rende anche meglio l'idea dei valori in campo.


I primi 22 Paesi in classifica, pesano per più del 90% della raccolta, il resto del mondo (9,94%) pesa poco più del II Paese in classifica, la Gran Bretagna. "Altri" (ultima colonnina) comprende tutto il resto del mondo.

I maggiori finanziatori di Ubuntu Edge 
(fonte: Victor Palau, elaborazione by Dario Cavedon)

Leggendo la classifica in altra maniera, aggregando le percentuali, si vede che a livello continentale l'Europa supera il Nord America: 40,85% contro il 38,44% di USA più Canada.

Le sorprese e le conferme

Da segnalare in questa "Top 20" il sorprendente piazzamento di Singapore e Hong Kong, 2 "città stato" di pochi milioni di abitanti, ma che precedono (Singapore) e seguono (Hong Kong) due Paesi del G7 come Italia e Giappone.

  A proposito dell'Italia - rappresentata nei grafici in rosso scuro: si trova al 16° posto, fanalino di coda dell'Europa (solo la Finlandia ha meno finanziatori), con 1,25% dei finanziamenti. Una partecipazione così bassa è causata sicuramente dalla crisi e dal clima di sfiducia diffusa nel Bel Paese.

La cosa invece che non mi spiego è la mancanza della Cina in questa classifica (Hong Kong fa classifica a se). Il mercato cinese è tra i più vivaci al mondo per le vendite di dispositivi Android e quindi mi sarei aspettato di trovarla nei primi 20.

La vetta è sempre lontana

Questi dati sono molto interessanti perché consentono di avere un'idea di dove il "brand" Ubuntu è più popolare e colpisce maggiormente le aspettative dei consumatori, in special modo di quella fascia di utenti che vuole dispositivi all'avanguardia (come è Ubuntu Edge).

Purtroppo, sembra che Ubuntu sia preso in scarsa considerazione come "top di gamma" e questo spiega - in parte - il fatto che la vetta dei 32 milioni di dollari, obiettivo finale della campagna, sia molto arduo da raggiungere.

martedì 13 agosto 2013

Notizie e curiosità su Ubuntu Edge, a men di 10 giorni al termine

A chi assomiglia? ;-) 

Terzo post della serie su "Ubuntu Edge", il "super telefonino" (come qualcuno l'ha definito, anche se si tratta di molto di più) progettato da Canonical, che tenta di finanziarlo tramite la più ambiziosa campagna di "crowdfunding" della storia: 32 milioni di dollari! (Trovate qui il primo post e questo è il secondo).

Entra in campo il primo "Big" (e unico?)


Un paio di grosse novità nell'ultima settimana. La prima è la discesa in campo di Bloomberg L.P., il colosso del multimedia finanziario (15.000 dipendenti in tutto il mondo) del miliardario americano e sindaco di New York Michael Bloomberg, che ha acquistato il primo (e finora unico) lotto "Enterprise Bundle": 115 Ubuntu Edge per 80.000 dollari. Il prezzo unitario è circa lo stesso dell'acquisto singolo, ma insieme al pacchetto di telefoni, il "perk" (l'offerta) offre una serie di corsi e assistenza online per 30 giorni.

Decisamente una mossa a sorpresa: è il primo nome famoso che scommette su Edge, e sinceramente non ho idea di cosa possa aver fatto Mark Shuttleworth per convincere Bloomberg. Lo sapremo forse se la campagna avrà successo.

"Saldi" di fine stagione

Il giorno dopo l'acquisto del primo "bundle", è uscita la notizia dell'abbassamento del prezzo del singolo Ubuntu Edge a 695 dollari (circa 530 euro al cambio attuale), dagli iniziali 830 dollari, per tutti i prossimi che lo prenoteranno. A chi l'ha già acquistato a un prezzo superiore sarà proposto il rimborso. 

Il ribasso è stato reso possibile dall'enorme subbuglio provocato dalla campagna di crowdfunding, che ha permesso di rinegoziare i prezzi con i fornitori di componenti hardware, a loro volta molto interessati a partecipare al progetto.

Da quanto scritto sull'annuncio, il prezzo è definitivo, e non ci saranno ulteriori ribassi.  D'altronde, abbassare il prezzo unitario, ha significato anche alzare il numero dei telefonini da produrre, passando da circa 30.000 a più di 45.000.

Non ce la farà. Non ce la farà?

La campagna di Ubuntu Edge su Indiegogo ha superato i 9.800.000 dollari, cifra considerevole, ma ancora molto distante dall'obbiettivo finale. Mancano infatti più di 20.000.000 di dollari, e per avere successo si dovrebbero prenotare circa 3.500 Edge al giorno, cioè circa 150 all'ora. In questo momento siamo molto distanti da quei numeri, visto che si viaggia a una media di 20-30 Ubuntu Edge all'ora.

La linea blu segna quanto raccolto,
la linea rossa quanto si dovrebbe per 
raggiungere l'obiettivo :-(

Le novità della settimana scorsa, hanno subito esaurito l'iniziale entusiasmo tra i nuovi funder (finanziatori), e servirebbe una qualche altra trovata da Canonical, di quelle che fanno scalpore sui giornali, per smuovere altro danaro. Infatti la notizia sui giornali serve: è convinzione comune che, nonostante il successo dell'iniziativa, essa sia ancora sconosciuta a molti potenziali acquirenti. Convinzione che condivido in parte, molti non sanno di Ubuntu Edge, ma di questi quanti davvero prenderebbero un dispositivo simile?

Crowdfunding: qual è il record? 

Se l'obiettivo principale fallirà (come è probabile), in molti sperano che almeno si superi il record della campagna su Kickstarter di Peeble, lo smartwatch che può interagire con Android e iOS, che arrivò alla cifra astronomica 10.266.845,00.

Ma questo non è il record per il crowdfunding!

Secondo quanto scrive la versione inglese di Wikipedia, il record appartiene al progetto "Star Citizen", il nuovo videogioco spaziale di Chris Robert, già creatore di Wing Commander, uno dei videogiochi più famosi degli anni '90. Star Citizen finora ha raggiunto un finanziamento di 15 milioni di dollari, e punta a raggiungere i 17 (!).

La notizia del raggiungimento dei 15 milioni di dollari
sul sito di "Space Citizen"

A Ubuntu Edge resterebbe comunque l'obiettivo di superare la campagna di Peeble, un amaro premio di consolazione.

Qualche altra curiosità

Finite le notizie tristi, passiamo al pettegolezzo, che so essere una delle parti più apprezzate degli aggiornamenti settimanali.

Come succede quando il fenomeno diventa "comunitario", alcuni dei funder del progetto si sono fatti prendere dall'entusiasmo e hanno promosso una serie di iniziative volte a diffondere la campagna di crowdfunding, e cercare nuovi adepti alla setta del cerchio dell'amicizia.

Vi avevo già parlato di chi ha fatto un sito in cui raccoglie le statistiche della campagna, un altro di questi esaltati ;-) ha creato un tabellone comparativo tra Ubuntu Edge e la concorrenza, più completo di quello prodotto da Canonical.

La tabella comparativa completa

Altra iniziativa, un "thunderclap" organizzato per promuovere tutti nello stesso momento la campagna. Al primo ho partecipato anch'io (qui sotto il mio tweet).


Il prossimo thunderclap è previsto per il 19 agosto, e invito tutti a parteciparvi.

Un altro signore ha perso un po' di tempo per creare una bellissima infografica su Ubuntu Edge, che ne riepiloga le caratteristiche.


Infine un po' di humor, con qualche meme che comincia a girare. Una vignetta l'ho messa all'inizio di questo post, e una la metto in chiusura.


PS: mentre pubblico questo post, mi accorgo che Mark Shuttleworth in persona ha appena lasciato un messaggio su Indiegogo. In poche parole, ringrazia tutti i finanziatori, riepiloga quanto fatto, e invita chi crede nel progetto nel continuare a sostenerlo, in tutti i modi e il più possibile, l'obiettivo resta raggiungibile!  

... ne sarà davvero convinto?

lunedì 5 agosto 2013

Ubuntu Edge alla seconda settimana, avanti (troppo) piano e qualche riflessione


Secondo appuntamento della serie dedicata di post alla campagna di crowdfunding per Ubuntu Edge, la più ambiziosa e coraggiosa raccolta di danari mai organizzata prima, 32 milioni di dollari come obiettivo finale.

Se la prima settimana aveva visto un inizio travolgente, questa settimana dobbiamo registrare un avanzamento lento, prossimo allo stallo.

 Linea blu quanto raccolto, linea rossa quanto si dovrebbe raccogliere
per arrivare a 32 milini di dollari (fonte: ubuntu-edge.info)

Sono stati raccolti un +1 milione di dollari, superando la ragguardevole cifra di 8 milioni di dollari, che però sono del tutto insufficienti in proiezione: è passato metà del tempo e sul piatto ci sono solo un quarto dei soldi che si dovrebbero raccogliere per centrare l'obiettivo.

Altra rappresentazione: in blu quanto raccolto, 
in grigio quanto manca (fonte: ubuntu-edge.info)

Ricordo infatti che la campagna avrà successo solo se alla data di scadenza (21 agosto) sarà interamente finanziata, sennò non ci sarà nessun Ubuntu Edge, e il progetto sarà definitivamente accantonato. C'è però da dire che questo è il momento peggiore di ogni campagna: nel crowdfunding tipicamente dopo un entusiasmo iniziarle, si assiste a una fase di lenta crescita, per poi diventare nuovamente dirompente verso il termine.

Finite le buone occasioni

Le offerte (perk) per ottenere Edge a quello che possiamo considerare "ottimo prezzo", cioè sotto i 700 dollari (circa 530 euro al cambio attuale), sono esaurite, e adesso il prezzo migliore è di 780 dollari (590 euro), ancora un buon prezzo per un dispositivo che mira a sostituire telefono e PC in un colpo solo, ma comunque una scommessa che finora pochi vogliono accettare.

A dirla tutta, Canonical ha provato a rilanciare la campagna, prima aggiungendo l'offerta "founder with style": 50 dollari (38 euro) per avere maglietta stilosa (e menzione d'onore). 
Maglietta stilosa (fonte: indiegogo.com)

Poi aggiungendo anche un accordo con Lastpass, servizio di memorizzazione delle password, che permette ai possessori si Edge il pacchetto "Premium" in regalo per 1 anno. Due iniziative che hanno leggermente alzato il trend, ma troppo poco per riuscire a cambire il passo.

Confronto impari

Su Indiegogo, il sito della campagna, è apparso anche un grafico comparativo tra Ubuntu Edge e i migliori competitor sul mercato, Apple e Samsung.

Il confronto tra Ubuntu Edge e
i suoi migliori avversari (fonte: indiegogo.com)

Un confronto impari per un paio di motivi:
  1. è abbastanza inutile confrontare l'offerta attuale con un modello che uscirà tra (ben che vada) 9 mesi, allora i valori sul campo saranno diversi
  2. è abbastanza inutile confrontare dei normalissimi telefoni della vecchia generazione con un dispositivo completo, che potrà sostituire PC e smartphone in un colpo solo, per essere alla pari si dovrebbe comprendere nel prezzo e nelle caratteristiche anche il costo e le funzioni di un PC.
La parola ai founder

Molto interessante invece leggere i commenti che arrivano dai "founder", cioè chi ha già prenotato Ubuntu Edge, o ha comunque finanziato la campagna. Proprio da loro è venuta l'idea di offrire gadget come cappellini o magliette (appunto) per aumentare la raccolta.

Spulciando tra i commenti, si capisce che è già sorta una piccola comunità, molto informale, prodiga di idee e consigli. Tra l'altro si trova:
  • una gif animata con il rendering di Ubuntu Edge 
  • appelli per inserire pubblicità a Ubuntu Edge sui social network (Facebook, che sembra funzioni alla grande)
  • proposte per inserire nuovi "bundle" (=offerte combinate) di più Edge per rivenditori (finora l'offerta di 100 smartphone a 800 dollari l'uno è a quota zero)
  • proposte per accordarsi e comprare insieme il bundle "double edge" (2 telefonini a 1.400 dollari)
  • alcuni siti amatoriali che raccolgono notizie e statistiche sull'andamento della campagna come questo (o quello da cui prendo le statistiche :-)
  • proposta per un "perk" a 450 dollari, per avere poi la possibilità di acquistare un Ubuntu Edge a 400 dollari (totale 850 dollari) quando sarà disponibile a Maggio 2014
  • qualche piccato battibecco su quale sia la migliore strategia per raggiungere i fatidici 32 milioni di $
... e molto altro! chi vuole divertirsi un po' può leggersi tutti i 8.500 e passa commenti! :-)


E il CAG che fa?

Il Carrier Advisory Group (CAG) è il gruppo di aziende Telco che affiancheranno Canonical nel lancio ufficiale di Ubuntu Touch quando (verso fine 2013) sarà finalmente disponibile sul mercato. Il CAG è attualmente formato da 13-14 aziende di rilevanza mondiale (come Deutsche telecom, Telecom Italia, T-Mobile, Verizon...), e altre se ne potranno aggiungere nelle prossime settimane.

Il punto è proprio questo: il CAG brilla per la sua totale assenza dal progetto Ubuntu Edge. Queste aziende investono soldi e immagine, scometteno su un nuovo sistema operativo per smartphone, che è in pieno sviluppo ma ancora lontanissimo da una qualche usabilità. Perché allora non investono direttamente in Ubuntu Edge? Perché non aprofittano dell'offerta "Enterprise 100 bundle"? Se lo facessero aumenterebbero significativamente la raccolta, rilancerebbero la campagna e spingerebbero gli indecisi - sicuro che ci sono - a finanziare la campagna.

Mark, alza la cornetta, e chiama a raccolta qualche amico! :-)

sabato 3 agosto 2013

Scissor Sisters copia M*A*S*H*?

Cos'ha a che fare M*A*S*H*, l'ironico film sulla guerra di Corea del 1970 di Robert Altman con Scissor Sisters, moderno gruppo Pop Dance americano? Una vaga somiglianza nel logo. Non sarebbe certo la prima volta che gli artisti si copiano, mi par di capire che le fonti di ispirazioni siano state molto diverse (!).

La locandina di M*A*S*H*
La copertina di "Invisible Light" dei Scissor Sisters
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