domenica 19 dicembre 2010

In cambio di cosa? Perché ho lasciato perdere i concorsi online (e anche voi fareste bene)


Stamattina, mi ero messo lì, davanti al computer collegato a Internet, con il resto di una confezione di una bevanda calda, venduta in busta, tipica della stagione invernale. Insomma, una cioccolata!
C'era un concorso molto attraente, che dava in premio un viaggio in Australia. Ho detto, che bello! Magari! Perché non provarci?
Allora vado sul sito e una volta lì mi chiedono di registrarmi per partecipare al concorso. Esito un attimo. Vabbè, vediamo un po'... per partecipare... Nome.. OK, Cognome... OK, Data di nascita (ma che cavolo gli serve!?!?)... OK, Cellulare... Provincia... email.... ma va là!
Lascio perdere e mollo lì la registrazione, e l'Australia Promessa.

Guardando meglio

Guardando meglio il sito, noto che per partecipare al concorso, avrei dovuto dare l'assenso al trattamento dei miei dati a ben 3 aziende, che avrebbero potuto usare i dati o cederli a terzi, sempre per iniziative promozionali, commerciali, ecc.. ecc...

Il giochino dei concorsi

Il giochino dei concorsi è molto semplice: tu gli dai i tuoi dati personali, e in cambio potresti forse vincere qualcosa. Lo scambio è per niente equo. La incerta possibilità di vincere qualcosa - pur appetitoso - viene barattata con la certezza assoluta che per il resto della nostra povera esistenza saremo martellati da posta, SMS e chiamate che tentano di vendere qualsiasi cosa si possa vendere.

La legge permette qualsiasi abuso, a meno che

Con la legge numero 178 del 7 settembre 2010, entrata in vigore il 17 novembre 2010, gli operatori di telemarketing (le aziende che fanno pubblicità al telefono) possono usare gli elenchi a loro disposizione - anche quelli acquisiti in passato quando non c'era specifica legislazione su questa materia - per la loro attività. L'unico obbligo che hanno è quello di "dialogare" con un "registro pubblico degli abbonati che si oppongono all'utilizzo del proprio numero telefonico per vendite o promozioni commerciali." Nel caso il nominativo che hanno nei loro elenchi è anche nel registro, devono provvedere a cancellarlo.
Il registro è ora in fase di realizzazione e deve essere attivato entro 90 dalla data della pubblicazione della legge 178/2010 sulla Gazzetta Ufficiale, che è avvenuta il 2 Novembre 2010.

In pratica, chi non vuole ricevere telefonate commerciali deve iscriversi a questo registro.

Siamo al completo ribaltamento del diritto alla privacy del cittadino, a favore delle aziende. Perché mai dovrei iscrivermi a un pubblico registro perché nessuno mi rompa le scatole? Chiunque possiede i miei dati deve anche avere la mia autorizzazione esplicita e confermata, che consenta loro di utilizzarli.
Personalmente, ho lasciato perdere i concorsi online, e tutte le occasioni in cui mi richiedano i miei dati personali.
Anche se non basterà.


Link:

Articolo di approfondimento su Agora Magazine
Testo della legge numero 178/2010
Il "Registro Pubblico delle Opposizioni" sul sito della Fondazione Bordoni

2 commenti:

Anonimo ha detto...

mmm considerando i pulsanti dei form, stavi utilizzando windows! Sacrilegio!!!
Scherzo...

Dario Cavedon ha detto...

@ Anonimo

Vero! Mi hai beccato... ma c'era un motivo, se continuate a leggere il blog lo capirete! ;-)

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