venerdì 9 luglio 2010

Quel che ricordo di Germania - Spagna


Mercoledì sera era mia ferma intenzione vedere la partita Germania - Spagna, seconda semifinale dei Campionati Mondiali di calcio 2010 in Sudafrica. Oh, almeno questa! La mia volontà adamantina è stata però sgretolata da mia figlia Giada. A casa c'eravamo solo lei e io, il più grande nella parte del papà, la più piccola nella parte della bimba capricciosa.
Risultato: impossibile vedere una partita tutta assieme.
Mi restano nella mente solo ricordi sparsi, gli stessi che ho di Italia - Argentina del 1978... aspetta, vediamo cosa ricordo.

Primo tempo

E chi l'ha visto? La telecronaca telegrafica si può riassumere in: bambina molto vivace, corre per tutto il campo la casa, io a inseguirla. Mi ricorda la difesa inglese che cerca di marcare Maradona ai Mondiali dell'86. Tengo il volume della TV alto, sperando di sentire almeno la cronaca della partita, ma riesco solo a sentire qualche sprazzo di commento qua e là, senza capire bene se stessero parlando di calcio o delle previsioni del tempo.

Secondo tempo

E chi l'ha visto? Bambina ancora bella attiva, anche se sta dando i primi segni di cedimento. Riesco a tenerla nei pressi della TV, leggendole qualche libretto e mangiando insieme un gelato.
Qualcosa vedo, insomma: la Spagna domina i primi 20 minuti, creando continue occasioni da gol. Ma che bello vedere una squadra che gioca a calcio! Gli spagnoli creano più occasioni di quanto ha fatto l'Italia in tutto il 2010. A fronte di tanto frenetico gioco, il CT spagnolo Del Bosque in panchina sembra una mummia. Ma quanti anni ha? Ma lo tirino fuori dal frigo subito prima delle partite?

In compenso il CT tedesco "hey-guardatemi-sono-giovane" Loew sembra il fratello di Sonny Crockett, con il suo look anni '80.
Mi piace solo perché ha una maglia azzurra.
L'unica maglia azzurra che si vede in questi Mondiali di calcio.
Intanto, dopo una piccola reazione tedesca, la Spagna riprende in mano la situazione.
Nel momento esatto in cui la Spagna segna, io sono lontano dalla TV, in cucina, a prendere un succo di frutta per la bambina. Guardo il replay del gol, incurante delle urla disperate della piccola, che sta sicuramente morendo di sete.

Terzo tempo

Subito dopo la partita, con la scusa di essere stanco, obbligo la bambina ad andare a letto. Ovviamente, la piccola fa un sacco di storie, non ne vuole sapere di andare a letto! Urla, invoca la mamma e il telefono azzurro. Appena appoggia la testa sul cuscino, si addormenta all'istante.
Scendo di soppiatto, come un ladro, accendo la TV, tolgo l'audio e guardo gli highlight della partita,
Mazzocchi parla, parla, parla - ho l'audio spento o sto dormendo? - dirà sicuramente cose interessanti e intelligenti.
Adesso c'è Una in studio - non è una giornalista - ma chi è? Ma cosa sto guardando?
Vado a letto.

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