mercoledì 7 luglio 2010

Mandriva in difficoltà, e rimanda il rilascio di 2010.1

Il logo di Mandriva

Mandriva, una delle "storiche" distribuzioni Linux, famosa per la sua facilità di installazione e utilizzo, sta vivendo un periodo tormentato. Riepilogo rapidamente.

(Triste) storia recente
 
Circa 6 mesi fa la società che cura lo sviluppo della distribuzione, che si chiama Mandriva SA, era in cerca di nuovi finanziatori, senza i quali avrebbe dovuto chiudere bottega.
Il 12 maggio 2010, l'amministratore delegato di Mandriva SA, Arnaud Laprévote, a fronte delle numerose voci che davano la società in fallimento, si sentiva in dovere di rassicurare la comunità sul futuro della distribuzione, direttamente dal Blog di Mandriva.
Il 18 giugno 2010, la Comunità Francese (insieme ad altre) di Mandriva indirizzava una lettera aperta a Mandriva SA, in cui chiedeva un riscontro alle rassicurazioni del suo amministratore
Il  22 giugno 2010, il CEO Arnaud Laprévote annunciava:
"L'azienda ha trovato investitori che hanno deciso di investire nella società, per riportare il gruppo a trovare un equilibrio e buon modello di business. Le preoccupazioni della comunità e degli utenti non hanno più bisogno di essere."
Invece qualche problema deve ancora esserci A parziale conferma, il rinvio del rilascio della versione 2010.1, atteso per giugno e che (alla data in cui scrivo) è stato invece fissato per l'8 luglio.

(Meno triste) storia ancestrale

Mandriva è stata una delle prima distribuzioni che ho usato, si parla di circa 10 anni fa. Al tempo si chiamava Mandrake, è diventata Mandriva nel 2005 dopo la fusione Conectiva, distribuzione brasiliana, anche per metter fine al contenzioso che la vedeva contrapposta al famoso fumetto omonimo.

 
Mandrake, il mago

Mandrake, la distribuzione

Quando era nata nel 1998, era una derivata di Red Hat Linux, a cui aggiungeva KDE e qualche programma suo, tra cui il famoso pannello di controllo. Poi con il tempo, assunse vita propria, discostandosi sempre più dall'illustre genitore.

Mi piaceva perché era facile da installare, aveva un buon riconoscimento dell'hardware ed era molto facile per chi (come il sottoscritto) arrivava da un altro sistema operativo. Poi, mi giunse all'orecchio la storia di un milionario folle che aveva fatto una distribuzione basata su Debian, ma facile da usare.

Mi spiace sapere delle attuali difficoltà, spero che Mandriva SA trovi un modello di business che consenta loro di continuare a sviluppare e supportare la distribuzione. Purtroppo, la quota di mercato di Linux è ancora irrisoria, e la crescita, pur costante nel tempo, è lenta. Forse troppo lenta per supportare gli investimenti fatti finora.


Link:

Articolo su "Linux Journal" sulle difficoltà di Mandriva (in inglese)
Lettera aperta del CEO di Mandriva (dal blog di Mandriva - in francese)
Lettera aperta delle Comunità Mandriva a Mandriva SA (dal sito della Comunità Francese - in francese)
Articolo sul salvataggio di Mandriva (da LeMagIT.fr - in francese)
(Ultima) notizia del rinvio del rilascio di Mandriva 2010.1
Mandriva su Wikipedia

3 commenti:

Luigi Iannoccaro ha detto...

Incrociamo le dita e facciamo tutti il tifo per Mandriva! Non so se mai la installerà sul mio pc, ma il pensiero che è in difficoltà mi fa stare male!

"Purtroppo, la quota di mercato di Linux è ancora irrisoria, e la crescita, pur costante nel tempo, è lenta. Forse troppo lenta per supportare gli investimenti fatti finora"

Dipingi la cruda realtà!

Ma cosa manca a Gnu-Linux per decollare?

Dario Cavedon ha detto...

@ Bit3Lux

Cosa manca in particolare? Niente!

Se devo dire 1 cosa: un po' più di fiducia da parte di lo vede per la prima volta!

pinzia ha detto...

OT mi spiace ma non sono d'accordo sul "niente!"

- più collaborazione tra team diversi, tra sviluppatori, tra distribuzioni, tra aziende hardware (ognuna di queste categorie avrà le sue motivazioni per non guardare cosa fa il vicino, ma questo porta un rallentamento e continue 'finte' rivoluzioni)
- meno disgregazione (per certi versi è la stessa cosa di prima, ma non proprio)
- più supporto da TUTTI (distribuzioni e aziende hardware) per alcuni grandi progetti (sane in primis! ma anche openprinting, xorg [meno problematico adesso] e ciò che riguarda lsb)

e indubbiamente MOLTA PIÙ FIDUCIA da parte dei programmatori nelle possibilità date dalle licenze del mondo FLOSS e/o anche dal solo sistema GNU/Linux poi verrà la fiducia degli utenti. (possibile che programmini del cavolo [burraco, stampa foto, sincronizzazione telefono, gestionali ad esempio] vengano fatti SOLO per WINDOWS? e peggio ancora a volte ANCHE per MAC ma non per NOI???)

È un discorso molto lungo, ma quelli sono secondo me i nodi principali da sciogliere.

Tornado a Mandriva mi spiace sia per il nome/l'azienda/storia, sia per i grandi e piccoli sviluppatori che ci sono dietro...Mark (il nostro beniamino) potrebbe fare un grande passo facendo accordi con mandriva per uno sviluppo a contatto, oppure mostrando almeno interesse per il problema! Sicuramente lasciar fallire Mandriva porterà nuovi disoccupati che ANCHE Mark potrebbe assoldare, porterebbe FORSE maggior mercato per Canonical ecc... sicuramente non sarà questo a portare in un avanzamento a breve della quota Linux, ANZI il fallimento di un'altra distribuzione storica potrebbe far star ancora più sull'attenti i finanziatori.

Speriamo in buone notizie, e non in un nulla di fatto come sempre.

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