giovedì 29 gennaio 2009

Tutti noi abbiamo comprato (almeno) 1 FIAT

La migliore della giornata:

"Se anche non avete mai avuto un'auto FIAT, di sicuro ne avete pagata almeno una"

Per estensione, potremmo anche dire:

"Se anche non avete mai volato con Alitalia, di sicuro ne avete pagato qualche volo"

E cosi via, con l'allegro capitalismo "italan way"! Chi sa trovare altri allegri esempi come FIAT e Alitalia?

Link:

Aiuti di Stato all'industria dell'auto
Commento sul "salvataggio" Alitalia

mercoledì 21 gennaio 2009

A volte ritornano

L'ignobile logo di www.italia.it

Il titolo del post è anche il titolo di un noto racconto di Stephen King. Nel racconto si parla di gente morta che torna dall'aldilà per finire il "lavoro".

Mi sembrava il titolo più appropriato per commentare la notizia letta su PI della riesumazione di www.italia.it, portalone ufficiale del Ente Turismo Italiano, riesumato un anno dopo la sua morte ufficiale, a suon di milioni di euro: 10 MILIONI DI EURO per rifarlo completamente!

Chi è nell'informatica da qualche anno, e magari progetta e costruisce siti web capisce quanto sia spropositata la cifra messa in campo. Precedentemente, si erano stanziati ben 45 milioni di euro, di cui spesi una decina (stima abbastanza attendibile, ma sembra non sia possibile sapere davvero quanti se ne sono spesi!).

Mascella bloccata nella posizione non-ci-posso-credere!!!

Googlando un po' in giro ho trovato il blog themillionportalbay (il link è sotto), che vi invito a leggere se volete farvi qualche risata (amara), e farvi un'idea precisa della travagliata vita del "portalone".

Non so bene a che tipo di "lavoro" italia.it fosse utile, ma il continuo e generoso foraggiamento incoraggia i malpensanti.

Link:

Voce su Wikipedia su "A volte ritornano" di Stepehn King
La notizia della morte di italia.it del 21 gennaio 2008
La notizia della riesumazione di italia.it del 20 gennaio 2009
L'irragiungibile e inguardabile "portalone" (se riuscite ad accedervi!)
Blog themillionportalbay

lunedì 19 gennaio 2009

Braccio di Ferro libero, ma non dappertutto

Statua di Braccio di Ferro agli Universal Studios (wikipedia)

E' passata quasi inosservata la notizia che dal 1 gennaio 2009, sono caduti i diritti d'autori su Braccio di Ferro (Popeye in inglese), essendo passati infatti 70 anni dalla morte del suo autore Elzie Crisler Segar.

Adesso, chiunque ne abbia la voglia e il tempo può creare opere originali usando il personaggio di Braccio di Ferro, senza dover riconoscere (e corrispondere) diritto d'autore.
Sottolineo: le opere devono essere originali, e non derivate da altre già esistenti.

La notizia fa pensare quando si pensa che Braccio di Ferro è libero in Europa, ma non negli Stati Uniti, in cui la legislazione prevede che il diritto d'autore tuteli l'opera fino a 95 (novantacinque!) anni dopo la morte dell'autore. Tale norma è il famoso "Sonny Bono Copyright Extension Act", fatta e approvata nel 1998, che estese in maniera abnorme
La stessa norma è stata ribattezzata da R. M. Stallman "Mickey Mouse Copyright Extension Act", in quanto vide nella Disney uno dei maggiori sponsor della legge (i diritti su Topolino - Mickey Mouse - stavano appunto per scadere). Sempre secondo Stallman, i diritti d'autore negli Stati Uniti sono destinati ad allungarsi sempre di più, a vantaggio degli editori che vogliono mantenere la loro posizione di rendita, senza sbattere troppo la testa per cercare altre fonti di reddito.

A questo riguardo, vi consiglio la lettura di quanto scritto da RMS linkato qui sotto. A chi ha più tempo, consiglio la lettura di "Software libero pensiero libero - volume 1 e 2", che trovate gratuitamente su Internet, tra i libri di RMS, basta vedere alla voce su RMS di Wikipedia.

Prorogare a dismisura il diritti d'autore, limita la libertà di pensiero, limita la diffusione e la condivisione del sapere.

Link:

Voce su Braccio di Ferro su Wikipedia
Voce su Copyright Extension Act su Wikipedia
Saggi di RMS tratti da "Software libero pensiero libero - volume 2"
Voce su RMS su Wikipedia

giovedì 8 gennaio 2009

State tranquilli...

...anche se la Russia ha chiuso i rubinetti del gas, c'è n'è comunque per 2 mesi buoni, quindi passeremo l'inverno al caldo.

Poi, l'Italia sta diversificando le fonti di energia, costruirà le centrali nucleari.

Pronte tra 20 anni!

State tranquilli, non è il caso di preoccuparsi.

Intanto, il prossimo venturo Presidente degli Stati Uniti punta sulle energie rinnovabili, riducendo la dipendenza da petrolio, riducendo i consumi elettrici e creando 5 (cinque) milioni di posti di lavoro. Del nucleare, nessuna traccia.

L'Italia invece se ne starà tranquillamente ad aspettare la messa in esercizio della prossima centrale nucleare.

Link:

Dichiarazione del Ministro Scajola
Articolo di Repubblica sul programma energetico democratico
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